giovedì 21 giugno 2018

Ho ragione!

Probabilmente, uno dei primi segni, quando è il momento di "prendere la coda", che la comunicazione pacifica non va in ostilità-questo è quando c'è il desiderio di dimostrare qualcosa all'interlocutore.
Il motivo può apparire come il più innocente-"Abbiamo appena parlare così", quando in realtà il buon vecchio "istinto" dell'ego-la sete di giustezza-è guidato da esso. Non appena hanno ritenuto che qualcuno ha voluto spiegare qualcosa, o dimostrarlo, tutto, lo scambio di informazioni si è concluso e l'auto-affermazione ha cominciato.

Se il partner non è d'accordo, allora i nostri argomenti ossessivi e le prove sono percepiti da lui come la violenza mentale. La maggior parte di tutte le situazioni di conflitto comincia. Ingenuamente raggiungere il rispetto e l'amore, e in cambio otteniamo il contrario legittimo "contrattacco". In realtà non sarà bello.

Il problema principale delle relazioni non è neppure che i partner abbiano una diversa comprensione dei diritti e degli obblighi reciproci, ma che i partner invece dei negoziati di pace organizzino procedimenti giudiziari. Cioè, invece di chiarire i sentimenti reciproci e in qualche modo d'accordo, è accettato di accusare, a capofitto sperando in tale maniera "colpevoli" di punire "opere belle e correttive".

o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o Il partner di tali affrettate sorprese spiacevoli e lo percepisce come oppressione personale, o anche-dimostrazione arrogante di antipatia e mancanza di rispetto, come se si è tenuto per la bardana illegittima, obbligato a ringraziare per quello che a tutti "ammessi".

Risentimento, rabbia, accuse-tutto questo non porta a una proficua partnership, ma alla sua disgregazione sulla base dell'odio reciproco. In questo, personalmente, sarebbe necessario dare una relazione, in modo che ci fosse piena chiarezza, che cosa esattamente la nostra persona vuole ricorrere alla manipolazione infantile nella speranza di un leggero "profitto".

Non appena la comunicazione comincia ad essere controllata dalle emozioni, da essa immediatamente erodendo tutto il costruttivo, e ogni parola è dedicata solo alla giustificazione e la prova della sua giustezza. Pertanto, comunicare su accresciuti colori partner cessano di ascoltarsi a vicenda. Quale comprensione dell'interlocutore può essere discussa, quando tutto dall'interno brucia dal desiderio di essere ascoltato e nelle loro rivendicazioni giustificate?

Nella comunicazione emotiva lo scambio di informazioni viene sostituito da tentativi diretti e lordi di ottenere una soddisfazione immediata. Corde vocali possono estrarre un sacco di intelligente, bello significati, motivato un motivo "primitivo"-per ottenere superiorità rispetto all'interlocutore. In questo caso, invece di molte parole, sarebbe giusto dire: "ho ragione! Ho ragione!

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